La Battaglia di Port Arthur
L'ascesa del Giappone a grande potenza asiatica

Port Arthur, 1904-1905: un lungo e devastante assedio che cambiò gli equilibri di potere in Asia. La caduta della fortezza russa segnò l'ascesa del Giappone come nuova potenza militare e la fine delle ambizioni russe nella regione, lasciando un segno indelebile nella storia delle guerre moderne - Immagine generata con IA
Tra il 1904 e il 1905, la battaglia di Port Arthur fu uno degli scontri più decisivi della guerra russo-giapponese e rappresentò un momento cruciale nella storia militare del XX secolo. Situata sulla penisola di Liaodong, Port Arthur era una base navale fortificata, fondamentale per il controllo del Mar Giallo e per l’espansione russa in Asia orientale. Per il Giappone, che mirava a limitare l’influenza russa e a consolidare il proprio ruolo di potenza emergente, la conquista di Port Arthur divenne una priorità strategica.
L’assedio di Port Arthur iniziò a febbraio 1904, quando le forze giapponesi, guidate dal generale Nogi Maresuke, lanciarono attacchi feroci sia via mare che via terra, puntando a neutralizzare la flotta russa ancorata nel porto. Per mesi, le truppe giapponesi assediarono la fortezza, utilizzando un’artiglieria massiccia e tattiche di infiltrazione. I combattimenti si svolsero in condizioni estremamente difficili, con i giapponesi che assaltavano le trincee e le colline fortificate sotto un fuoco incessante.
Una delle tattiche innovative adottate dai giapponesi fu l’uso di tunnel sotterranei per collocare esplosivi sotto le fortificazioni russe, facendo detonare cariche di mina per aprire varchi nelle difese nemiche. Questi metodi, seppur costosi in termini di vite umane, dimostrarono la determinazione giapponese e il progresso delle loro tecniche militari. L’assedio raggiunse il suo punto culminante in autunno, quando le truppe giapponesi riuscirono a catturare il punto strategico della Collina 203, che offriva una visuale diretta sul porto. Da lì, i cannoni giapponesi iniziarono a colpire direttamente le navi russe, infliggendo danni irreparabili alla flotta zarista.
Il 2 gennaio 1905, dopo quasi un anno di combattimenti e con le difese allo stremo, il comandante russo, generale Anatoly Stessel, si arrese, consegnando Port Arthur ai giapponesi.
La vittoria giapponese a Port Arthur ebbe un impatto psicologico e geopolitico enorme, dimostrando la capacità di una nazione asiatica di sconfiggere un impero europeo sul campo di battaglia e inaugurando una nuova era di rivalità imperiali nel Pacifico.
Connaughton, R. M. Rising Sun and Tumbling Bear: Russia's War with Japan. Cassell, London, 2003.
Sito: Siobhan Peeling. "Russo-Japanese War." In 1914-1918-online. International Encyclopedia of the First World War. Edited by Ute Daniel, Peter Gatrell, Oliver Janz, Heather Jones, Jennifer Keene, Alan Kramer, and Bill Nasson. Freie Universität Berlin, 2021. (consultato novembre 2024)
Sito: Sandra Wilson, "Russo-Japanese War." In The Oxford Encyclopedia of the Modern World, Oxford University Press, 2008. (consultato novembre 2024)
Sito: Tony Bunting, "Battle of Port Arthur." Encyclopedia Britannica, July 15, 2024. (consultato novembre 2024)
Toniatti Francesco - Docente di Storia e Studi Orientali, Master of Arts in International Relations
2025-07-08