La regione più calda dell'Himalaya

Kashmir: la nascita del cuore delle tensioni indo-pakistane

Cartina politica della regione del Kashmir: in verde i territori occupati dal Pakistan dal 1949. In arancione i territori occupati dall'India dallo stesso anno. Ad est della regione occupata dall'India vi è la regione dell'Aksai Chin, occupata dalla Cina dal 1962. Contrassegnata dalle linee nere una regione ceduta dal Pakistan alla Cina a seguito di un accordo in funzione anti-indiana nel 1963. In rosso il ghiacciaio del Siachen, occupato dall'India nel 1984 - Wikimedia Commons

Con la nascita dell'India e del Pakistan nel 1947, il Kashmir, regione dell'Himalaya situata nel nord, divenne il centro della tensione e degli scontri tra i due paesi. Nel 1947 infatti Lord Mountbatten, l'ultimo vicerè britannico dell'India, aveva ottenuto da Jawaharlal Nehru, il padre politico dell'India, la possibilità per ogni principato retto da Marajah di scegliere autonomamente se aderire all'India o al Pakistan. In quasi tutti i casi la decisione fu piuttosto scontata, tranne che per il Kashmir. In questa regione infatti la maggioranza della popolazione era musulmana, mentre il Marajah che la governava, Hari Singh, era indù. Vi era inoltre un secolare contrasto tra le masse dei contadini musulmani e gli aristocratici indù e sikh, proprietari delle terre. Per la posizione strategica, sia l'India che il Pakistan tenevano molto a questa regione. Inoltre, essendosi già creata una forte rivalità tra i due paesi, il possesso del Kashmir diventava anche una questione di orgoglio. Hari Singh, stretto tra due fuochi, iniziò addirittura a propendere per uno stato indipendente. Tuttavia, numerosi guerriglieri pashtun  provenienti dal Pakistan e supportati dallo stesso governo pakistano, invasero la regione per aiutare una rivolta contadina causata dall'eccessiva tassazione e dall'autoritarismo del Marajah e dei nobili. Di fronte a ciò Hari Singh, consigliato da Lord Mountbatten, chiese l'intervento dell'India, promettendogli in cambio l'annessione del Kashmir. Il governo di Delhi inviò dunque soldati nella regione, stessa cosa fece subito dopo il Pakistan. La guerra in Kashmir durò fino al 1949, quando fu raggiunto un cessate il fuoco grazie all'ONU. Da allora, visto il rifiuto di entrambi i paesi di ritirare i propri eserciti, cosa che rese impossibile la regolare celebrazione di un referendum, il territorio del Kashmir rimase diviso tra l'Azad Kashmir, occupato dal Pakistan, e il Jammu e Kashmir, occupato dall'India, unico stato a maggioranza musulmana del paese. Inoltre, la Line of control (LOC) imposta dall'ONU per delimitare il confine tra la zona di occupazione pakistana e quella indiana, rimase uno dei confini più caldi di tutta la Guerra Fredda. 



Bibliografia:

Edward Luce,   A dispetto degli dei. L'inattesa ascesa dell'India Moderna, Università Bocconi Editore, 2007

Sito: Sonia Cordero, La questione del Kashmir: origini e sviluppi recentiiai.it (Istituto Affari Internazionali), 2011 (consultato maggio 2024)

Autore:

Leone Buggio

Data di pubblicazione:
2025-08-15