Il giovane leone che uccide il vecchio
La profetica morte di Enrico II di Francia

Il Conte di Montgomery duella contro Re Enrico II - Immagine generata con IA
Enrico II Valois di Francia (1519-1559) si apprestava, in una calda giornata d'estate (il 29 giugno precisamente) del 1559 a mettersi la sua armatura regale, ornata con leoni d'oro, lucente al sole e rovente al tempo stesso, per salire sul suo destriero ed incominciare a duellare nel gioco della giostra: antico allenamento medievale per i cavalieri che consisteva nel galoppare contro l'avversario, armati di finte lance di frassino e disarcionare il rivale. La giornata è bella per il torneo (organizzato per festeggiare la pace di Cateau-Cambrésis ed il matrimonio del Duca di Savoia con la figlia del re: Elisabetta), ma gli animi sono più cupi. Prima di salire a cavallo re Enrico II viene fermato dal suo scudiero che gli intima di non partecipare al duello, perché teme per la sua incolumità. Il re ha già compiuto i 40 anni, ma è prestante, si sente motivato e non vuole sentire ragioni. Si prepara ai duelli montando sul suo cavallo chiamato ironicamente "sfortuna". Tale preoccupazione è dettata da una oscura profezia di un veggente della Provenza, ebreo ma con un nome d'arte latino: Nostradamus. Il profeta aveva predetto indirettamente alla moglie del re, Caterina de Medici, in una sua quartina che: "Il giovane leone sormonterà il vecchio in campo bellico in singolar tenzone nella gabbia d'oro gli occhi perforerà per poi morire di morte crudele". Tradotta: in un duello un cavaliere più giovane ne ucciderà uno più anziano con una ferita mortale all'occhio. Anche uno degli astrologi di Caterina le aveva raccomandato, a seguito di un incubo della stessa regina in cui aveva sognato il re morente, che il marito avrebbe dovuto evitare ogni duello dai 40 anni, ma tutto è inutile. Enrico diede subito prova di grande abilità, vinse in modo egregio i primi tre duelli tranquillizzando così la moglie. Il quarto finì invece in parità contro il giovane Gabriele I conte di Montgomery (1530-1574). Enrico II si sarebbe potuto fermare qui, ma voleva a tutti i costi prevalere contro il conte e lo esortò ad ingaggiare un ultimo duello. La lancia del Montgomery però non si spezzò e si conficcò dritta nell'elmo del re perforandogli l'occhio, facendolo morire come predetto 9 giorni dopo.
Corrado Vivanti, Le guerre di religione nel Cinquecento, Laterza, 2011
Carlo Capra, Storia Moderna 1492-1848, quarta edizione, Le Monnier, 2021
2025-07-23