La malattia dei regnanti

L'emofilia del giovane zarevic Aleksej

Lo zar Nicola II con il figlio Aleksej durante la prigionia nel 1917 - Wikimedia

Il 1904 sarebbe dovuto essere un anno felice per la famiglia reale russa. Dopo sole figlie femmine, Nicola II poteva finalmente avere il suo erede maschio: Aleksej (chiamato così in onore dello zar Alessio I) Romanov. Ma quello che sarebbe dovuto essere un giorno di festa, si trasformò ben presto in un momento di panico e paura. Infatti il neonato zarevic continuava a perdere sangue dal cordone ombelicale appena reciso dando segni di grande dolore. I medici imperiali notarono poi che le ferite, come quella appena descritta, facevano fatica a rimarginarsi provocando piccole emorragie sottocutanee che davano dolore al futuro zar. La zarina Aleksandra Fëdorovna anticipò il parere degli stessi medici, diagnosticando al figlio la cosi nota "malattia dei reali" (o royal disease): l'emofilia. Chiamata così perché trasmessa da regnante ad erede e che accumunava le maggiori case reali dell'epoca (visto che erano tutte o quasi imparentate tra loro: Nicola II era parente di Giorgio V e Guglielmo II). Aleksej infatti era direttamente imparentato con la regina Vittoria d'Inghilterra, anche lei affetta da emofilia, come la stessa zarina del resto. L'emofilia è una malattia genetica che provoca una defezione nel coagulamento del sangue e di conseguenza si è facilmente più esposti ad emorragie interne. Inoltre, l'emofilia si manifestava solo nei maschi, restando latente, ma trasmissibile, nelle donne; come nel caso dello zarevic e della madre. Aleksej infatti visse una vita di dolori e sempre sotto il costante sguardo dei genitori, in particolare del padre Nicola; ogni caduta o semplice botta gli provocava dolore ed ematomi sotto pelle, costringendolo a letto per settimane. All'epoca senza una cura l'emofilia renderà il giovane Romanov non adatto a governare, spingendo il padre ad abdicare nel 1917 a favore del fratello Michele pur di tenere con sé il figlio e non lasciarlo solo anche se era ancora amato dal popolo (la sua malattia venne resa di dominio pubblico solo nel 1912). La salute dello zarevic fu anche la causa principale dell'invito a corte del monaco/guaritore Rasputin, atto che segnò l'accelerazione della caduta dei Romanov. 



Bibliografia:

Marzia Sarcinelli, L'ultimo zar. Nicola II, Alessandra e Rasputin, Ugo Mursia Editore, 2016

Autore:

Marco Locatelli, laureando in Scienze Storiche presso Unimi

Data di pubblicazione:
2025-02-11