L'Ottomanno di Lazzaro Soranzo
Un manifesto della guerra antiottomana

Frontespizio dell'opera di Soranzo - InternetArchive.
Nel 1598, il veneziano Lazzaro Soranzo pubblicò un trattato profondamente ispirato dal rinnovato spirito crociato da Papa Clemente VIII - alla cui corte lavorava come commesso -, con lo scopo esplicito di suggerire tutti i modi possibili per sconfiggere definitivamente gli Ottomani. Ne L'Ottomanno, Soranzo sostiene che, prima di attaccare l'Ungheria e dare così il via alla Lunga Guerra (1593-1606), gli Ottomani avevano pensato di muovere guerra alla penisola italiana, all'epoca divisa in vari staterelli - per non parlare di Venezia, la propria madrepatria, che Soranzo definisce “timida” e incapace di prepararsi a una guerra. Secondo Vincenzo Lavenia, furono queste le pagine che scatenarono l'ira della Serenissima per le accuse esplicite delle proprie debolezze, che avevano portato alla decisione di non intervenire e di aspettare che la guerra finisse. Tuttavia, nella terza parte del trattato Soranzo auspica un'alleanza veneziana con la Spagna per vincere il nemico sul mare, riaccendendo così la fiamma di una crociata contro gli infedeli.
"Poiché il Gran Turco muove guerra alla Repubblica di Venezia [...] bisognerebbe [...] che tutti i Principi cristiani pensino molto bene a mantenerla in stato, e senza che le sia fatto alcun danno notevole. Soprattutto il Re Cattolico [Filippo II di Spagna], o mettendoli in relazione con essa, o aiutandola in qualche altro modo, perché è credibile, che il Turco non solo avrebbe impiegato le sue forze per abbattere la Repubblica di Venezia, ma per avere una via molto più facile per tentare l'Italia, in cui la Corona di Spagna possiede le parti più belle."
Alla fine, la sconfitta dell'Impero Ottomano sarebbe stata causata, secondo Soranzo, da fatali rivolte interne - basate su divisioni interne - causate dalla circolazione di “libri facili” scritti in tante lingue quante erano quelle dell'Impero, al fine di seminare discordia con principi della fede cristiana. Questi libri avrebbero creato discordia nell'Impero Ottomano nello stesso modo in cui gli scritti protestanti avevano lacerato l'Europa cristiana, mettendo i cristiani gli uni contro gli altri in Germania, Francia e Fiandre.
Vincenzo Lavenia, "I libri, le armi e le missioni: conversione e guerra antiottomana in un testo di Lazzaro Soranzo", in Missioni, saperi e adattamento tra Europa e imperi non cristiani, Macerata, Eum, 2015, pp. 165-202.
Paolo Preto, Venezia e i Turchi, Viella, Roma, 2013, pp. 178-180.
Lazzaro Soranzo, L'Ottomanno, Vittorio Baldini Stampatore Camerale, Ferrara, 1598.
2025-02-12