Una birra irrinunciabile
San Vladimir I e il motivo della conversione della Rus' di Kiev

Immagine allegorica che ritrae Vladimir I nelle vesti di Santo con una birra in mano a prova del suo amore per la bevanda, anche al di sopra della fede. - Immagine generata con IA
Vladímir I Svjatoslavič di Kiev (956-1015) detto "Il grande" o "Il Santo", è principalmente noto per "Il Battesimo della Rus'" (988), grazie al quale verrà poi considerato Santo. Figlio del Gran Principe di Kiev Svjatoslav I, Vladimir divenne nel 970 Gran Principe di Novgorod, dividendo il potere con il fratellastro Jaropolk nel frattempo nominati Gran Principi di Kiev. Alla morte del loro padre nel 972, i fratellastri entrarono in guerra per il potere e Vladimir fu costretto a fuggire in Norvegia nel 977 in quanto Jaropolk aveva preso Novgorog. Nel 979 dopo aver radunato un esercito, Vladimir tornò nella Rus' riprendendosi Novgorod e sconfiggendo il fratellastro nel 980 dopo aver espugnato anche Kiev. Da questo momento divenne Vladimir I di Kiev e proseguì una forte politica di espansione e conquista nei territori mongoli e della Rus', arrivando fino all'Impero Bizantino dove ottenne nel 988 la mano di Anna: figlia dell'imperatore Basilio II. Nonostante il suo fosse un impero florido Vladimir era sempre stato di fede pagana, adorando le più di 120 divinità del pantheon slavo; si rese però conto, anche per via di aver sposato una donna cristiana, che il suo regno restava comunque ai margini della potente Europa cristiana. Il Principe nel 987 chiese così consiglio ai suoi nobili se fosse il caso di convertirsi e in tal caso a quale religione. Mandò dei delegati a studiare per un anno le religioni e nel 988 dopo essersi informato su di esse, decise di convertirsi al cristianesimo bizantino. Vladimir istituì 3 battesimi: uno a Cherson prima di sposare Anna, uno a Kiev nelle acque del fiume Dnepr, quando fu battezzata la popolazione ed uno nella residenza reale di Vasiliev, con la sua družina (la guardia variaga personale). Alla domanda, secondo la tradizione, del perché avesse scelto proprio il cristianesimo invece delle altre fedi, Vladimir rispose spiritosamente: "Siamo russi, l'alcol è l'unico piacere che abbiamo!". Il vero motivo - oltre un mero piacere terreno - era di natura politica ed economica: diventando una potenza cristiana di fatto la Rus non restava isolata dai commerci e dai giochi europei di alleanze. Accrescendo così la sua già florida ricchezza.
Nestore di Pečers'k, a cura di Giambelluca Kossova, "Cronaca degli anni passati", San Paolo Edizioni, 2005
2025-09-10