La Concessione Italiana di Tientsin
La più piccola colonia della storia italiana

Tientsin fu il simbolo della breve e limitata avventura coloniale italiana in Asia. Una minuscola concessione e un angolo nascosto di Italia in Cina con edifici in stile liberty, chiese e monumenti in pieno stile italiano settentrionale. - Immagine generata con IA
La concessione italiana di Tientsin, situata in Cina lungo il fiume Hai He, è stata un capitolo singolare della storia italiana. Costituita ufficialmente il 7 giugno 1902, questa piccola area fu concessa al Regno d'Italia come riconoscimento per il suo ruolo nella cosiddetta "Rivolta dei Boxer" (1899-1901), una rivolta popolare cinese contro le potenze straniere e la dinastia Qing.
Tientsin era una delle città più strategiche e sviluppate della Cina, con la sua posizione a nord del paese, vicino a Pechino, e una vivace attività commerciale. A differenza delle altre concessioni europee, l'area italiana era piuttosto piccola, coprendo circa 46 ettari, ma venne rapidamente urbanizzata secondo il gusto e lo stile italiani dell’epoca. Furono costruiti edifici in stile liberty, chiese cattoliche e uffici amministrativi che richiamavano architetture tipiche dell'Italia settentrionale, creando una sorta di "piccola Italia" in Asia. Le strade erano intitolate a eroi e località italiane, e persino il tricolore italiano sventolava sui principali edifici. In realtà, il governo italiano mostrò un interesse limitato verso Tientsin. L’area serviva principalmente come simbolo del prestigio internazionale dell’Italia, anche se non aveva un valore strategico comparabile a quello di altre potenze. Nonostante ciò, la piccola comunità italiana crebbe e si consolidò negli anni, creando scuole, associazioni e un consorzio per la gestione delle attività economiche.
Il declino della concessione iniziò con la Seconda Guerra Mondiale. Con l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940, i giapponesi (alleati dell’Italia nell’Asse) occuparono la concessione e, con la sconfitta dell'Italia nel conflitto, la Cina annesse formalmente l’area nel 1947. Oggi, della concessione italiana restano pochi edifici, tra cui la Chiesa del Sacro Cuore e alcune strutture in stile europeo. Tientsin è un’attrazione curiosa per chiunque voglia esplorare un capitolo unico della storia coloniale italiana.
Alessandro Di Meo, Tientsin: La concessione italiana. Storia delle relazioni tra Italia e Cina (1866-1947). Ginevra Bentivoglio Editoria, Roma, 2015.
Sito: Giovanni Vacca, Marcello Muccioli, T'ien-tsin, in, Enciclopedia Treccani, consultata il 27/10/2024.
Toniatti Francesco - Docente di Storia e Studi Orientali, Master of Arts in International Relations
2025-09-09