Il martire vivente dalle mani mutilate

Storia di Isaac Jogue, missionario francese considerato martire prima ancora di diventarlo veramente

Immagine di culto di Sant' Isaac Jogues. L'iconografia è solita rappresentarlo con alcune dita delle mani mancanti e con del sangue colante dalla testa, ucciso con un colpo di tomahawk al capo. Etsy.com

"Sarebbe difficile provare [...] una gioia più eccessiva di quella che ho provato nel mettere piede in questo mondo". Così il gesuita francese Isaac Jogues scriveva alla madre dopo essere giunto nel Canada francese nel 1636. Dopo diversi anni che viveva insieme a Uroni e Algoncini, popolazioni filofrancesi, nel 1642, mentre si trovava insieme ad un gruppo di Uroni convertiti, subì un'imboscata da parte degli Irochesi, filo-inglesi e ostili ai cattolici. Padre Jogue riuscì a nascondersi, ma quando vide gli Uroni convertiti venire deportati dagli Irochesi decise di seguirli per confortarli e non fargli dimenticare la fede. Furono quindi portati in un villaggio irochese, in cui subirono numerose torture, durante le quali le mani di padre Jogues vennero mutilate, perdendo il pollice e l'indice. Due anni dopo venne liberato grazie alla mediazione di alcuni mercanti olandesi e ritornò in Francia. Qui venne considerato come un martire vivente, essendo stato vicinissimo alla morte per la sua fede e portando sul corpo i segni dell'evento, ovvero le mani mutilate. Queste ultime creavano però dei problemi al suo ruolo di sacerdote: le regole della Chiesa stabilivano infatti che si poteva toccare l'ostia consacrata solo con il pollice e l'indice, proprio le dita che padre Jogues non aveva più. Tuttavia, vista la sua popolarità e la sua storia, Papa Urbano VIII gli permise di celebrare la Messa anche con la mano mutilata, affermando che “Sarebbe vergognoso che un martire di Cristo non potesse bere il Sangue di Cristo”. Padre Jogues però desiderava ritornare in Canada e continuare l'opera di apostolato iniziata. Vi fece ritorno nel 1644, ma due anni dopo, nel tentativo di mediare la pace tra Uroni e Irochesi, venne ucciso a tradimento da questi ultimi, accusato di stregoneria. In questo modo divenne ufficialmente un martire della fede, anche se di fatto lo era diventato già in vita.



Bibliografia:

Sito: Sant'Isacco Jogues"Jesuits.global.it" Tom Rochford (consultato Mar. 2024)

Sito: Mutilato, decapitato, scotennato: Isaac Jogues missionario gesuita in Canada, Kevin Boucard-Victoire, It.Aleteia.org, 25 Luglio 2017 (consultato Mar. 2024)

 

Autore:

Leone Buggio, studente del II anno di Storia all'Università Ca' Foscari di Venezia

Data di pubblicazione:
2025-07-04