L'Operazione Antica Babilonia (2003)
L'intervento Italiano nella Guerra d'Iraq

Nel cuore della Guerra d'Iraq, l'Italia schierò 3.200 soldati a Nassiriya in una missione di peacekeeping che presto si trasformò in un teatro di guerriglia urbana. Il 12 novembre 2003, un devastante attentato colpì il quartier generale italiano, causando la morte di 19 connazionali - Immagine generata con IA
Nel pieno della Guerra d'Iraq, cominciata con l'invasione americana all'inizio del 2003, l'Italia intervenne al fianco del suo alleato americano con una delle operazioni militari più delicate della sua storia recente: l'Operazione Antica Babilonia. Questa operazione rientrava nel supporto dell'Italia alle forze della coalizione anti Saddam Hussein guidata dagli americani.
3.200 soldati italiani vennero schierati in una delle operazioni militari più complesse dai tempi della seconda guerra mondiale. Gli italiani vennero schierati nella strategica città di Nassiriya, nel sud dell'Iraq, dove stabilirono la loro base operativa. L'operazione venne definita di 'peacekeeping', quindi finalizzata a scopi umanitari, con l'obiettivo di formare le forze di sicurezza irachene e garantire l'ordine pubblico a livello locale, ma la situazione operativa si presentò molto diversa da come previsto.
Le forze della coalizione entrarono presto in contrasto con le milizie sciite locali, che diedero inizio a una guerriglia di resistenza logorante. Il 12 novembre 2003, la guerriglia sciita raggiunse il suo apice con il più tragico attentato della storia militare italiana recente. Due camionette imbottite di esplosivo si lanciarono contro il quartier generale dell'esercito italiano a Nassiriya, provocando un'esplosione che uccise 19 italiani, tra i quali 17 militari e due civili. L'attentato fu uno shock per l'opinione pubblica italiana e segnò il primo e più grave attacco contro le forze italiane da parte di terroristi collegati ad Al-Qaeda.
Dopo l'attacco il contingente italiano adottò una nuova strategia cominciando a ingaggiare le forze dei miliziani in combattimenti serrati, discostandosi dalla precedente priorità umanitaria. La battaglia dei ponti di Nassiriya nel 2004 segnò un momento chiave di questi scontri con un bilancio di morti molto alto per le forze dei miliziani e 4 feriti italiani.
Il governo Italiano decise infine di ritirarsi dalle operazioni nel 2006 lasciando sul campo un drammatico bilancio di 33 militari italiani uccisi e diverse centinaia di miliziani iracheni. L'operazione segnò un momento fondamentale e drammatico nella storia militare italiana recente.
Cosimo Visconti, Nassiriya. Diario della strage, Roma: Castelvecchi, 2018.
Sito: Britannica, T. Editors of Encyclopaedia. "Iraq War." Encyclopedia Britannica, January 14, 2025. britannica.com, consultato in gennaio 2025.
Toniatti Francesco
Master of Arts in International Relations - University of Leiden
Master of Arts in History and Oriental Studies - University of Bologna
Former History Teacher - International European School of Warsaw
2025-07-17