Oleg "il profeta"

Le predizioni della morte del principe di Kiev

Il principe Oleg viene morso da un serpente mortale - Immagine generata con IA

Oleg di Nóvgorod/Kiev (??? - 912) (Helgi, in norreno) fu un grande principe della Rus' di Kiev; parente del leggendario fondatore di Nóvgorod, Rjurik. Come regnante gli si deve il merito di aver spostato la capitale da Nóvgorod a Kiev, favorendo così l'ascesa dell'impero dei Rus'. Inoltre, costruì molte fortificazioni lungo i fiumi Dnepr e Dnestr, rafforzando così i commerci lungo i fiumi, arrivando fino a trattare con l'Impero Bizantino. Forte di ciò conquistò i popoli nomadi delle steppe e la già cictata Kiev nel 882.  Nel 907 arrivò anche ad invadere con più di 2.000 navi e 80.000 uomini (tra cui anche vichinghi) Costantinopoli, che per non cadere, offrì nel 908 ad Oleg un pesante tributo e l'esenzione dai dazi doganali ai mercanti russi; aumentando la prosperità del suo regno come mai visto prima. Gran parte della sua fama, oltre che alle conquiste militari, lo si deve al motivo del suo soprannome: "il profeta". Secondo la "cronaca degli anni passati" i bizantini, desiderosi di vendetta per l'assedio subito, provarono ad avvelenare Oleg ma, dando prova di poteri profetici, si rifiutò di bere il vino avvelenato, salvandosi. Più verosimilmente Oleg intuì l'inganno visto che ai tempi e per tutto il Medioevo l'avvenelamento tramite bevande contaminate era una pratica comune, da usare contro i regnanti. Nella "Cronaca di Nóvgorod" e nella ballata "Il canto del saggio Oleg", i quali lo citano citano sempre come profeta (termine scandinavo per indicare anche un sacerdote) raccontano che era stata preannunciata ad Oleg la sua morte a causa del suo cavallo; così il principe variago fece allontanare immediatamente la bestia da lui. Il giorno della morte dell'animale Oleg lo volle vedere di persona, convinto che ormai il pericolo fosse passato, chinatosi per accarezzare il cavallo come ultimo segno di affetto un serpente uscì dalla sua testa mordendo il principe, che morirà di lì a poco a seguito del veleno nel 912. Compiendo così la sua profezia. Alla sua morte, nonostante il grande operato come principe, le popolazioni a lui sottomesse si ribellarono riprendendo la loro autonomia e rendendo meno sicuri i commerci fluviali della Rus'.



Bibliografia:

 

Janet M. Hartley, Il Volga, Mondadori, 2023

Autore:

Marco Locatelli, laureando in Scienze Storiche presso Unimi

Data di pubblicazione:
2025-11-27