Una spia tra di noi

Il tradimento di Kim Philby

Kim Philby in un francobollo commemorativo sovietico degli anni '50 - WikiCommons

Negli anni Cinquanta del Novecento, appena conclusa la Seconda guerra mondiale, il Regno Unito e le sue agenzie di intelligence si trovarono impegnati nella lotta contro il nuovo rivale, l'Unione Sovietica. Uno dei modi prediletti attraverso cui condurre la nuova guerra fredda era lo spionaggio, in particolar modo il cosidetto "HUMINT"; questa espressione, acronimo di "Human Intelligence", indica i metodi dello spionaggio tradizionale, ovvero quello basato sull'invio di agenti, doppiogiochisti e non, sul campo per raccogliere informazioni necessarie alla pianificazione strategica. Di conseguenza, la guerra fredda fornisce numerosi esempi di agenti doppiogiochisti invischiati in questo gioco pericolosissimo. Il caso più eclatante è quello di Harold "Kim" Philby, colto e raffinato agente dell'MI6, ma in realtà da sempre attratto dal comunismo di stampo sovietico, in sostanza, Philby era un traditore. Philby, in realtà, faceva parte di un gruppo di agenti britannici che avevano defezionato schierandosi poi con l'URSS, divenuti famosi col nome di Cambridge Five, in quanto tutti e cinque avevano studiato a Cambridge; fu grazie anche alla scoperta delle informazioni che si scambiavano tra di loro che l'MI6 si mise sulle tracce di Philby. Di accertarne la compromissione fu incaricato Nicholas Elliott, agente che aveva un intenso legame di amicizia con Philby. Nelle sue memorie successive, intitolate With My Little Eye, Elliott racconta di quanto fosse stato difficile per lui accettare il tradimento non solo di uno dei migliori agenti dei servizi segreti britannici, ma anche dell'uomo che reputava il suo migliore amico. Nel gennaio del 1963 Elliott raggiunse Philby, il quale era stato assegnato a Beirut per spiare da vicino l'Egitto. I due si incontrarono: pare che Philby, non appena vide Elliott davanti alla sua porta, avesse detto: "I was half expecting you". Ed è qui che Philby riuscì a scappare, defezionando definitivamente per l'Unione Sovietica. Non si è ancora capito del tutto come abbia fatto a sfuggire a Elliott, ma diverse ricostruzioni sostengono che Elliott abbia lasciato scappare il suo amico per vivere la vita che tanto desiderava. 



Bibliografia:

Nicholas Elliott, With My Little EyeLondra, Michael Russell, 1994. 

Ben Macintyre, A Spy Among Friends, Londra, Bloomsbury, 2014.

Calder Walton, Spies: The Epic Intelligence War Between East and West, New York, Simon & Schuster, 2023.  

 

Autore:

Giacomo Tacconi - Dottore Magistrale Unibo 

Data di pubblicazione:
2025-05-26