L'uomo che sfidò le Sette Sorelle
Enrico Mattei

Enrico Mattei, il visionario che sfidò i giganti del petrolio e cambiò il panorama energetico globale, cercò per la prima volta di instaurare rapporti energetici equilibrati con i paesi emergenti del Sud del mondo. Le sue idee rivoluzionarie gli procurarono molti nemici e, alla fine, gli costarono la vita - Immagine generata con IA
Una sera di ottobre del 1962 morì in un misterioso incidente aereo, non lontano da Milano, Enrico Mattei, fondatore e presidente dell'ENI. Mattei stava facendo ritorno a casa dopo una visita di lavoro in Sicilia, e l'ipotesi del sabotaggio fu presto avanzata. Il sabotaggio fu probabilmente motivato dalle rivoluzionarie politiche aziendali e geopolitiche proposte dall'ENI di Mattei, che lo avevano portato a costruire un nuovo modello di business energetico, ma che al contempo gli avevano fatto guadagnare numerosi nemici.
Enrico Mattei era un uomo dall'acume straordinario e incarnò la volontà italiana di ricostruire il proprio paese dalle macerie della seconda guerra mondiale. Dopo aver servito nella resistenza antifascista, decise di lavorare come manager nel settore pubblico e fondò l'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), costruendo un nuovo attore del mercato energetico globale e sfidando il monopolio delle compagnie petrolifere anglo-americane, note come le Sette Sorelle. Le sue strategie miravano a creare rapporti paritari con i paesi produttori, soprattutto in Medio Oriente e in Africa, e a sostituire i classici accordi iniqui con accordi di reciproco vantaggio. Mattei propose ai paesi produttori accordi che gli consentivano di mantenere una quota degli utili fino al 75%, lasciando a ENI il 25%: un'offerta considerata rivoluzionaria per l'epoca.
In questa visione, Mattei si affermò come un alleato dei paesi emergenti, soprattutto quelli impegnati nelle lotte anticoloniali per liberarsi dai loro vecchi colonizzatori europei. Strinse accordi con paesi come l'Iran e sostenne i movimenti di decolonizzazione, come quello algerino contro la Francia. Grazie a questa strategia, riuscì a inserirsi con forza nel mercato energetico mondiale partendo da zero, ma si inimicò molti governi e apparati di intelligence. Ai tempi, l'ordine globale era costruito sullo sfruttamento delle risorse dei paesi emergenti da parte dei ricchi paesi occidentali e Mattei sfidava questo dogma, costituendo un rischio per l'ordine stabilito.
La sua morte segnò non solo la fine di una mente straordinaria, ma anche un punto di svolta nella storia energetica italiana.
Nico Perrone. Enrico Mattei. Bologna: Il Mulino, 2012.
Sito: Massimiliano Bonne. “I Colloqui Tra l’Unione Sovietica e l’industria Energetica Italiana Dal 1959 al 1961: La Strategia Di Enrico Mattei e i Suoi Risvolti Sulla Politica Internazionale.” Ventunesimo Secolo 10, no. 24 (2011): 159–97. jstor.com (consultato novembre 2024)
2025-08-22