Spie e Agenti della Serenissima

Il primo servizio segreto del mondo

Mentre Venezia brillava come potenza marittima e diplomatica, nell'ombra operava un sofisticato sistema di intelligence che per secoli garantì la sua sicurezza e supremazia. Dall'abile spionaggio a Istanbul alle operazioni coperte in Europa, le spie della Serenissima furono artefici di complotti, sabotaggi e persino assassinii mirati. Un'arma invisibile che contribuì alla longevità della Repubblica, rendendola un modello per i futuri servizi segreti - Immagine generata con IA

In molti conoscono la lunga e appassionante storia della Serenissima Repubblica di Venezia, uno degli stati italiani più potenti della Storia del Mediterraneo, ma pochi conoscono una delle principali ragioni della longevità dello stato Veneziano: il primo servizio segreto istituzionalizzato al mondo. La Repubblica per secoli è stata una potenza commerciale e diplomatica in grado di rivaleggiare con grandi regni europei nonchè con il nemico di sempre l'Impero Ottomano dei Sultani turchi. Uno degli strumenti che permisero al piccolo stato veneziano di prevalere su questi potenti avversari, fu un efficiente sistema di informazione, spie e operazioni coperte mirate a difendere la Repubblica da ogni minaccia esterna o interna.

Il servizio segreto veneziano si distingueva dalle operazioni segrete di altri regni, poichè era istituzionalizzato e organizzato secondo organi e istituzioni politiche prestabilite. Il Consiglio dei Dieci era l'organo politico che si occupava della sicurezza di Venezia e ad esso era affidato il controllo degli agenti segreti veneziani. I Dieci nominavano a loro volta tre Inquisitori di stato che erano magistrati potentissimi, responsabili della condotta e della fedeltà dei cittadini veneziani, per reprimere sul nascere attività sovversive o tradimenti.

Gli agenti veneziani erano attivi presso quasi tutte le corti europee e più attivi che altrove presso la corte dei loro acerrimi nemici, gli Ottomani a Istanbul. L'infiltrazione degli agenti serviva a controllare i movimenti di eserciti e flotte nemiche, così come a creare scandali per danneggiare i neminici di Venezia o talvolta eliminare fisicamente dignitari stranieri, se considerati una minaccia. Figura notevole in questo ambito fu Antonio Cappello, ambasciatore e agente segreto Veneziano alla corte di Spagna, che nel Cinquecento riuscì a ottenere informazioni essenziali su movimenti sospetti della flotta degli Asburgo. Altro celebre episodio di spionaggio fu quello ai danni della flotta ottomana prima della battaglia di Lepanto (1571), l'efficienza del servizio segreto veneziano permise alla flotta degli alleati italo-spagnoli di anticipare i movimenti della flotta turca e prevalere.

 



Autore:

Toniatti Francesco

Master of Arts in International Relations - University of Leiden

Master of Arts in History and Oriental Studies - University of Bologna

Former History Teacher - International European School of Warsaw

Data di pubblicazione:
2025-10-21