La Seconda Guerra Sino-Giapponese (1937 - 1945)
L'alba di un nuovo ordine asiatico

La Seconda Guerra Sino-Giapponese (1937-1945) fu un devastante conflitto tra la Repubblica di Cina e l'Impero del Giappone, che non solo devastò l'Asia ma segnò il preludio alla Seconda Guerra Mondiale nel teatro del Pacifico - Immagine generata con IA
La seconda guerra sino-giapponese (1937-1945), combattuta tra la Repubblica di Cina e l'Impero del Giappone, fu un devastante conflitto che colpì l'Asia prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, fungendo anche da suo precursore nel teatro del Pacifico.
Il 7 luglio 1937, l'incidente del Ponte Marco Polo segnò l'inizio delle ostilità tra le forze giapponesi e cinesi, che inizialmente riguardarono solo uno scontro tra pattuglie, ma che ben presto si trasformò in una guerra totale. Le forze giapponesi erano meglio armate e addestrate e avanzarono rapidamente, catturando in pochi mesi città come Shanghai, Pechino e Nanchino. Quest'ultima divenne tristemente celebre per il massacro di civili compiuto dai soldati giapponesi ai danni della popolazione. Donne e bambini non furono risparmiati.
Nonostante la rapida avanzata giapponese, le forze cinesi non si arresero. Il governo nazionalista cinese, guidato dal generale Chiang Kai-shek, si ritirò nell'entroterra, abbandonando le città costiere al loro destino e stabilendo una nuova capitale a Chongqing. Contemporaneamente, il partito comunista cinese di Mao Zedong conduceva un'incontrastata guerriglia contro le forze giapponesi, guadagnandosi il sostegno della popolazione.
Il conflitto fu segnato da atrocità e devastazione senza precedenti: milioni di civili e soldati cinesi morirono a causa della violenza, della fame e delle nuove tecniche della guerra totale, come i bombardamenti a tappeto. Le incursioni aeree giapponesi vennero eroicamente affrontate, anche con l'aiuto di un gruppo di piloti americani volontari, le "Flying Tigers", che si unirono ancor prima dell'entrata in guerra degli Stati Uniti alla resistenza anti-giapponese, volando su aerei P-40 decorati con la bocca di uno squalo.
Nonostante le divergenze ideologiche, i nazionalisti di Chang Kai-Shek e i comunisti di Mao Zedong unirono le forze per respingere il nemico. Dopo l'attacco a Pearl Harbor, gli americani entrarono in guerra contro il Giappone e la Cina si unì agli Alleati, segnando un'ulteriore svolta nel conflitto.
Il conflitto terminò solo con la resa del Giappone nel 1945, a seguito dei bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki.
Rana Mitter. La guerra della Cina con il Giappone, 1937-1945: La lotta per la sopravvivenza. Einaudi, Torino, 2015.
Sito: Britannica, T. Editors of Encyclopaedia. "Second Sino-Japanese War." Encyclopedia Britannica, August 1, 2024. britannica.com (consultato novembre 2024)
2025-10-09