La Battaglia del Pastificio (1993)

I soldati Italiani combattono a Mogadiscio

La Battaglia del Pastificio, 2 luglio 1993: paracadutisti italiani del 183º Reggimento Nembo sotto intenso fuoco nemico a Mogadiscio, resistendo per sei ore contro centinaia di miliziani somali. Uno degli scontri più drammatici e eroici della missione IBIS in Somalia - Fonte Immagine: ilgiornale.it

La battaglia del Pastificio fu l'episodio più violento nell'ambito della missione militare italiana in Somalia negli anni '90. Dopo il collasso del governo centrale nel 1991, le Nazioni Unite decisero di inviare in Somalia una forza di pace per prevenire i signori della guerra e i gruppi armati locali dal seminare caos e distruzione. L'Italia partecipò all'operazione con 2.000 uomini, molti dei quali paracadutisti del reggimento Folgore. La situazione a Mogadiscio, la capitale, era tesa e il 5 giugno 1993, 24 caschi blu pakistani vennero uccisi in un'imboscata dei miliziani. Poco meno di un mese dopo, anche gli italiani vennero coinvolti in aspri scontri urbani, che a posteriori vennero chiamati la "Battaglia del Pastificio".

Il Pastificio era un ex fabbrica situata nel centro di Mogadiscio, divenuta una roccaforte delle milizie somale. Gli italiani avevano l'obiettivo di riconquistarla e, il 2 luglio, un contingente di circa 100 paracadutisti, supportati da mezzi blindati Centauro e Puma, avanzò nell'area per occupare la roccaforte, ma inaspettatamente fu accerchiato da centinaia di miliziani e ingaggiò un'aspra battaglia urbana.

La mancanza di supporto aereo impediva agli italiani di avanzare efficacemente o di rompere l'accerchiamento in tempi brevi. I miliziani somali ingaggiarono gli italiani da ogni lato, sparando un intenso fuoco di Ak-47 e RPG, ma i paracadutisti riuscirono a mantenere la posizione e a non perdere terreno, mantenendo salde le proprie posizioni. I combattimenti si prolungarono per circa sei ore, finché l'accerchiamento non venne rotto e la ritirata poté avere inizio, ma il bilancio fu drammatico.

Più di 100 miliziani Somali erano stati uccisi e un numero imprecisato di civili. Il contingente italiano aveva perso invece 3 uomini e 36 erano rimasti feriti. Il momento più drammatico fu quando un RPG colpì il blindato Puma guidato dal Sergente Stefano Paolicchi uccidendolo sul colpo, poco dopo Pasquale Baccaro e Giacomo Ciriello fecero una simile tragica fine a causa dell'intenso fuoco dei miliziani. Lo scontro segna una delle pagine più eroiche della storia italiana militare recente.



Bibliografia:

Gianni Adami, Le ali dell'Ibis - La missione italiana in Somalia 1992-93, Bassano del Grappa, Itinera Progetti, 2018.

Bruno Loi, Peace-keeping, pace o guerra? Una risposta italiana: l'operazione Ibis in Somalia, Vallecchi, 2004.

Autore:

Toniatti Francesco

Master of Arts in International Relations - University of Leiden

Master of Arts in History and Oriental Studies - University of Bologna

Former History Teacher - International European School of Warsaw

Data di pubblicazione:
2025-07-12