Un paese rivoltato come un calzino

Lo stravolgimento della società e dell'identità turca a seguito della nascita della Repubblica

Foto di Ataturk esposta in un'aula scolastica insieme alla bandiera, alla copia di un suo discorso e dell'inno nazionale. Attorno alla figura di Ataturk si creò un forte culto della personalità persistente nel paese ancora oggi. Paradossalmente, uno dei pochi elementi di continuità con il passato ottomano fu la bandiera rossa con la mezzaluna islamica bianca, mantenuta anche dopo la nascita della Repubblica. - Wikimedia Commons

Dopo la Guerra di Indipendenza Turca, nel 1923 venne proclamata la nascita della Repubblica di Turchia. Il passaggio dalla monarchia alla repubblica, simboleggiato anche dallo spostamento della capitale da Istanbul ad Ankara, fu solo uno dei tanti stravolgimenti che il paese subì negli anni '20 e '30 per mano di Mustafa Kemal, soprannominato Ataturk, "padre della Turchia", e del suo partito, il CHP (Partito Repubblicano Popolare). Questi, mossi da un'ideologia nazionalista e positivista, intrapresero numerose riforme volte a secolarizzare il paese, riducendo l'influenza della religione, e rendere più simile ai paesi occidentali. Venne anzitutto imposta la laicità dello stato e abolito il califfato, un'istituzione incarnata in precedenza dallo stesso sultano e sopravvissuta per quasi due anni alla nascita della repubblica. In seguito furono sciolte diverse Tarikat (confraternite islamiche), il giorno del riposo venne spostato dal venerdì alla domenica, calendari e unità di misura vennero adeguate ai sistemi occidentali e ai turchi fu imposto di dotarsi di un cognome, di cui erano stati stati privi fino ad allora. La stessa lingua turca venne riformata: si passò dai caratteri arabi a quelli latini, eliminando anche molti termini di origine araba e persiana e introducendo numerosi neologismi. 
Vennero attaccati simboli e indumenti del passato come il turbante, il fez e il velo delle donne: inoltre, a queste ultime fu esteso il diritto di voto, con il risultato che le donne turche potranno votare decenni prima di quelle italiane o francesi. Venne inoltre riscritta la storia della nazione turca, con una forte svalutazione dell'identità islamica e ottomana e un'enfasi sull'identità dei turchi come popolo originario delle steppe, che avrebbe dato vita a civiltà come quella sumera e ittita e che avrebbe avuto tra i suoi eroi nazionali Attila e Gengis Khan anziché Maometto il Conquistatore o Solimano il Magnifico . Anche la politica estera del paese cambiò profondamente: la Turchia iniziò a disinteressarsi del Medio Oriente e instaurò forti legami con l'Unione Sovietica (pur non essendo un paese socialista), in rottura con due secoli di rivalità e guerra con la Russia degli Zar.



Bibliografia:

Eric J. Zurcher, Turkey:  A Modern History, Bloomsbury Publishing PLC, 2017

Autore:

Leone Buggio

Data di pubblicazione:
2025-10-02