La rivolta dei Cosacchi

Chmel'nyc'kyj e il tentativo di indipendenza Ucraina

Ritratto del cosacco Bohdan Chmel'nyc'kyj - Wikimedia

Con la creazione della Confederazione Polacco-Lituana (1569), molte terre confinanti a questi due grandi regni finirono per entrare in tale confederazione, perdendo la loro autonomia sia politica che religiosa. Anche Kiev finì sotto il controllo della corona polacca, dovendosi conformare agli usi della classe dominante polacca la quale andava sempre di più ad opprimere quella ucraina. In questo contesto nasce nel 1596 Bohdan Chmel'nyc'kyj figlio di un nobile, divenne cosacco al servizio della confederazione e del re di Polonia Ladislao IV, combattendo contro gli ottomani ed in molte altre guerre distinguendosi per valore. Nel 1647, a seguito di una disputa sulla sua terra si vide negato l'aiuto dal re che aveva sempre servito, il quale preferì assecondare la nobiltà polacca. Aiuto che invece trovò nel suo reggimento e in quello degli altri cosacchi ucraini che palesarono un latente malcontento nell'occupazione polacca, attirando i sospetti delle autorità che arrestarono così Chmel'nyc'kyj. Riuscito a fuggire poco dopo Bohdan, consapevole che i cosacchi seppur ottimi cavalieri non sarebbero riusciti a sconfiggere quelli polacchi (i migliori in Europa), si recò dai Tatari di Crimea (popolazione turca) convincendola ad allearsi contro un nemico comune, nonostante le divergenze che avevano anche con gli ucraini. Nel 1648 Chmel'nyc'kyj iniziò le prime rivolte ed attacchi ai territori confederati, ottenendo grazie alle sue abilità sul campo ed alla sua oratoria molti successi e nuovi consensi. Tali vittorie furono dovute anche alla defezione di cosacchi polacchi che passarono tra le fila dei disertori e alla improvvisa morte di Ladislao IV che lasciò la Polonia senza guida. Chmel'nyc'kyj arrivò perfino a prendere Kiev e a presentare una serie di richieste di indipendenza alla confederazione. Dal 1649 al 1651, nonostante i privilegi ottenuti, seguirono molte altre battaglie con esiti altalenanti fino a quando nella  battaglia di Berestečko i cosacchi vennero traditi dai tatari e così sconfitti. Dopo una lieve ripresa nel 1652-53 dei conflitti, la vicenda si chiuse nel 1654 con il  trattato di Perejaslav dove Chmel'nyc'kyj decise di mettersi ai servizi della Russia.



Bibliografia:

Giulia Lami, Ucraina in 100 date, Della porta, 2022

Autore:

Marco Locatelli, laureando in scienze storiche presso unimi

Data di pubblicazione:
2025-07-26