Clark Ashton Smith

Il poeta della magia e dell'occulto

Clark Ashton Smith il poeta del fantasy che dipingeva con le parole, tra mondi fantastici ed esotismo decadente, mito, magia e orrore in un'estetica senza tempo - Immagine creata con IA

Clark Ashton Smith (1893-1961) fu uno scrittore, scultore e poeta, nonché parte della cerchia ristretta di amici e colleghi scrittori di H.P. Lovecraft, noti per aver pubblicato numerosi racconti brevi a tema fantasy e horror sulla rivista Weird Tales all'inizio del Novecento. Nato ad Auburn, in California, visse gran parte della sua vita in una modesta casa di campagna. Non frequentò mai nessun college, ma la sua straordinaria formazione fu principalmente da autodidatta e imparò a memoria le opere di Poe e Dunsany.

È ricordato per la sua capacità di infondere nella sua narrativa una fortissima componente visiva, con una grande attenzione per l'estetica e la descrizione dei minimi dettagli. Come il suo amico Lovecraft, Smith contribuì a creare una narrativa fatta di mondi fantastici caratterizzati da un immaginario esotico e al contempo decadente, in cui mito e fantasia dell'autore si intrecciano. Fu così che luoghi mitici dell'immaginario popolare come Atlantide, Iperborea o Averoigne divennero le terre dei suoi racconti, ricchi di magia, strane creature, occultismo, orrore e magia, in un intreccio esteticamente molto piacevole.

Negli anni Trenta, Smith cominciò a pubblicare alcuni dei suoi racconti più celebri, come la saga del mondo immaginario di Zothique, l'ultimo continente sul quale la magia sopravviveva ancora sulla terra. Il legame con H.P. Lovecraft fu centrale in tutta la sua carriera, tuttavia mentre Lovecraft si concentrava principalmente sulle tematiche dell'orrore cosmico e dell'insignificanza dell'uomo, Smith si soffermava a descrivere maggiormente mondi esotici e sensuali, ricchi di colori, odori e creature variopinte. Questa sua propensione per i dettagli lo ha reso famoso come uno scrittore che "dipinge con le parole". Non a caso, oltre alla sua attività di scrittore, Smith svolse anche quella di pittore e scultore, dando un corpo fisico alle sue visioni fantastiche tramite sculture e dipinti. Questa sua abilità artistica multidisciplinare gli valse anche un elogio da parte dello stesso Lovecraft, che lo citò in uno dei suoi racconti, Le montagne della follia, come uno dei più "rilevanti artisti americani dell'epoca".



Bibliografia:

Clark Ashton Smith. Atlantide e altri mondi perduti. Mondadori, Milano, 2017.

Robert Plank, D. S., and Hans Joachim Alpers. “Loincloth, Double Ax, and Magic: ‘Heroic Fantasy’ and Related Genres.” Science Fiction Studies 5, no. 1 (1978): 19–32.

Clark Ashton Smith. The Emperor of Dreams: The Best Fantasy Tales. Londra: Gollancz, 2003.

Autore:

Toniatti Francesco

Data di pubblicazione:
2025-05-27