Heinrich Himmler, capo delle SS, era profondamente affascinato dall'occulto e dalle pseudoscienze. Nel 1936, durante le Olimpiadi di Berlino, incontrò il giovane naturalista Ernst Schäfer, con cui condivideva una passione per il mondo orientale e la sua spiritualità. Himmler era convinto che la sua organizzazione, le SS, fosse ispirata agli antichi guerrieri Hindu. Nel 1935 fondò la Ahnenerbe (Società per lo studio dell'eredità ancestrale tedesca), per studiare l'origine della razza ariana e sostenere le teorie razziali naziste.

Le fantasie di Himmler combinavano la mitologia con pseudoscienza. Ad esempio, credeva che Atlantide fosse stata la culla della razza ariana e che fosse stata distrutta da cataclismi cosmici, come suggerito dalla teoria del "ghiaccio cosmico" di Hans Hörbiger. Questa teoria sosteneva che la Terra fosse stata colpita da lune ghiacciate, causando periodi di distruzione e rinascita delle civiltà, incluso il presunto affondamento di Atlantide. Himmler ricevette il pieno sostegno di Hitler, trasformando le SS in un'organizzazione quasi religiosa. Il loro quartier generale fu stabilito nel castello di Wewelsburg, in Westfalia, un luogo carico di simbolismo per il nazionalismo tedesco. Qui, un gruppo selezionato di gerarchi nazisti, noto come "il circolo dei dodici", partecipava a rituali e cerimonie che celebravano il misticismo nazista e il culto della superiorità ariana. Nel castello, Himmler organizzò anche la celebrazione dei mille anni dalla morte di Enrico I di Sassonia, una figura chiave per l'unità germanica secondo i nazisti.

La Ahnenerbe aveva l'obiettivo di fornire prove archeologiche e scientifiche per legittimare le teorie naziste, ma i suoi studi erano manipolati per confermare pregiudizi razziali preesistenti. Dal 1935 fino allo scoppio della guerra, furono organizzate numerose spedizioni in Europa e in Asia, tra cui quella di Schäfer in Tibet nel 1938, per cercare conferme alle teorie di Himmler sulla supremazia ariana e sulla storia antica dell'umanità.