Per un cesto di fichi

Un frutto che determinò una guerra?

Cesto di fichi - Immagine creata con intelligenza artificiale

Plinio il Vecchio, nel descrivere il ficus capensis nella sezione dedicata ai poma africani, racconta che un giorno Catone il Censore si presentò in senato con un cesto di fichi e li distribuì ai vari membri.

Poi, scrive Plinio, «disse: “Io domando a voi quando riteniate che questo frutto sia stato colto dall’albero”. Dopo che tra tutti fu constatato che fosse recente, aggiunse: “Ebbene, sappiate che è stato colto a Cartagine tre giorni fa. Abbiamo il nemico così vicino alle mura."» (Naturalis Historia, XV, 74-75).

Lo stesso episodio viene narrato da Plutarco, il quale però sostiene che Catone, per mostrare i fichi ai senatori, li abbia nascosti sotto la toga e ne abbia inscenato la caduta accidentale a terra.

I due storiografi concordano nel sostenere che la maturità dei fichi, prova tangibile della vicina minaccia cartaginese, fu determinante per l’approvazione da parte del senato della guerra contro Cartagine. Tuttavia, il discorso di Catone fu pronunciato nel 153 a.C., al ritorno dall’ambasciata in Africa, mentre la Terza Guerra Punica scoppiò solo nel 149 a.C, anno della stessa morte del senatore. Tale divario cronologico induce a considerare l'episodio più in chiave aneddotica, che non come determinante della guerra in una prospettiva storica.

Dall'altra parte, dalla vicenda dei fichi si possono cogliere altri aspetti storicamente rilevanti.

In primis, si ha una conferma dell'abilità dell'oratoria catoniana, quasi teatrale stando a Plutarco, e di come questa fosse un requisito essenziale per i grandi politici romani.

Si osserva, poi, quanto l’ideologia romana fosse intrisa di simbologia: il fico era considerato un albero sacro, emblema della nascita di Roma, poiché Romolo e Remo furono allattati dalla lupa proprio sotto i suoi rami. Pertanto, non considerare i fichi un monito per la salvaguardia di Roma, avrebbe significato, in un certo senso, tradire la propria origine.

In ultimo, il dato più rilevante è di tipo economico-commerciale: si apprende che i fichi giungevano a Roma dalla costa africana in soli tre giorni, a conferma della rapidità dei traffici mercantili e dell'efficienza raggiunta nel commercio marittimo e terrestre all'epoca repubblicana.

 



Bibliografia:

F. J Meijer, Cato's african figs, in Mnemosyne, vol. XXXVII, Fasc. 1-2, 1984.

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XV, 74-75. (Nota: traduzione del testo latino di G. Moresi).

Plutarco, Cato Maior, XXVII, 1,  in B. Scardigli (a cura di), «Aristide e Catone. Vite parallele», BUR, 2011.

Autore:

Giada Moresi

Data di pubblicazione:
2025-04-13