Il Generale Paulus
Il Feldmaresciallo che si ribellò a Hitler

Il generale Friedrich Paulus, al comando della 6ª Armata tedesca a Stalingrado, divenne protagonista di una delle scelte più drammatiche della Seconda Guerra Mondiale. Dopo mesi di scontri feroci nelle rovine della città, con i soldati tedeschi stremati e circondati, ricevette da Hitler l’ordine di resistere fino alla morte. Ma, il 31 gennaio 1943, di fronte all’annientamento totale, Paulus prese una decisione senza precedenti - Immagine generata con IA
Il generale Friedrich Paulus fu un celebre ufficiale dell'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale. La sua fama è dovuta al suo ruolo di generale della sesta armata tedesca durante la battaglia di Stalingrado, una delle più cruente della seconda guerra mondiale. Paulus entrò a Stalingrado nell'estate del 1942 con l'ordine di conquistare la città sul Volga, chiave nei piani di Hitler per favorire un'avanzata tedesca verso i depositi petroliferi sovietici del Caucaso e garantire rifornimenti essenziali alla macchina bellica tedesca. Tuttavia, la battaglia non andò come pianificato e i soldati tedeschi si trovarono a combattere contro una feroce resistenza russa, casa per casa, talvolta anche con sanguinosi combattimenti corpo a corpo.
Dopo mesi di sanguinosi combattimenti e la quasi totale distruzione della città, nel novembre 1942 le truppe di Paulus vennero circondate dalle truppe sovietiche e la situazione si fece disperata. Paulus aveva compreso l'inevitabilità della sconfitta, ma ricevette da Hitler un ordine inaspettato: resistere fino alla morte senza offrire alcuna resa. Le truppe tedesche erano allo stremo delle forze: nessun rifornimento, poche munizioni, provate dal gelo invernale e dagli incessanti attacchi russi che, incuranti delle perdite, lanciavano ondata dopo ondata migliaia di uomini al macello.
Hitler nominò il generale Feldmaresciallo nella speranza che la nuova nomina lo incentivasse a un'eroica resistenza. Paulus si trovò di fronte a un dilemma morale e tattico, ma prese la sua decisione. Il 31 gennaio 1943, per la prima volta nella storia dell'esercito tedesco, un feldmaresciallo, Paulus, si arrese al nemico, decidendo di trattare con i sovietici e di salvare la vita dei suoi uomini. Questa decisione segnò un punto di svolta nella campagna di Russia, rinvigorendo il morale delle truppe di Stalin e determinando l'inizio della catastrofica ritirata tedesca. Dopo la guerra, Paulus si schierò apertamente contro i nazisti e decise anche di testimoniare al processo di Norimberga. La sua storia rispecchia la complessità e la tragicità della guerra, in cui talvolta il confine tra bene e male è labile e incerto.
Antony Beevor, Stalingrad: The Fateful Siege: 1942-1943. Penguin Books, New York, 1999.
David M. Glantz, and Jonathan M. House. Armageddon in Stalingrad: September-November 1942 University Press of Kansas, Lawrence, 2009.
William Craig Enemy at the Gates: The Battle for Stalingrad. Penguin Books, New York, 2000.
Sito: Britannica, T. Editors of Encyclopaedia. "Friedrich Paulus." Encyclopedia Britannica, September 19, 2024 (consultato ottobre 2024).
Toniatti Francesco - Docente di Storia e Studi Orientali, Master of Arts in International Relations
2025-09-12