Il Gran Diavolo Nero
L'ultimo grande capitano di ventura

Ritratto di Giovanni dalle Bande Nere (1545) - Wikicommons
Il capitano di ventura era un valente soldato che per profitto, si metteva al servizio di papi, re o signori, come comandante nelle guerre che affliggevano l'Europa del '500. Tra i molti, Ludovico di Giovanni de' Medici (1498-1526) era sicuramente quello più abile e famoso. Essendo nato da un Medici e da una Sforza, a Giovanni fin dall'infanzia non mancò una buona copertura economica e una rete di conoscenze che gli avrebbero permesso di vivere una vita agiata. Però, la sua passione per armi, donne e gioco d'azzardo, il suo carattere ribelle ed attaccabrighe, sempre pronto a far rissa (ucciderà due uomini in esse), portò i suoi parenti a bandirlo da Firenze, poi da Napoli, per recarsi a Roma. Qui Giovanni venne preso sotto l'ala protrettrice di un altri due papi Medici: Leone X e Clemente VII. Nel 1516 Giovanni, comandò per la prima volta un gruppo di cavalleria durante la guerra di Urbino (Leone X voleva il ducato per suo nipote); distinguendosi per abilità e valore e prendendo la città. Sposò poi la figlia del suo protettore Jacopo Salviati: Maria Salviati, dalla quale nacque il futuro Granduca di Toscana, Cosimo I de Medici. Giovanni, da ragazzo indisiplinato, riuscì invece a trasformare i suoi soldati in un gruppo abile e disciplinato nel quale vige la regola dell'onore. Giovanni inoltre sviluppò una nuova tattica di guerra, quella di attacchi veloci e improvvisi per sopraffare le nuove armi di artiglieria pesante. Per ciò scurì le uniformi dei suoi soldati per essere meno visibili al buio, alleggerì l'equipaggiamento e, alla morte di Leone X, annerì le sue insegne (prima viola e bianche), dando vita alla leggenda delle "bande nere". Giovanni per la sua ferocia venne soprannominato "il gran diavolo". I successi militari del gruppo di mercenari ne fa crescere la fama, tanto che il Duca di Milano donò a Giovanni delle terre, che purtroppo perderà a causa dei continui cambi di potere negli stati italiani. Nel 1522 venne nominato generale delle truppe di Firenze, per passare poi a servire i francesi contro Carlo V. Nel 1527 assaltò i lanzichenecchi che volevano prendere Roma, ma un colpo di artiglieria a battaglia conclusa, lo porterà alla morte.
Alessandro Augusto Monti della Corte, Giovanni dalle Bande Nere, Augustea, 2009
Carlo Capra, Storia Moderna 1492-1848, quarta edizione, Le Monnier, 2021
2025-08-23