Olga di Kiev

L'assassina che divenne Santa

Sant'Olga di Kiev realizzata da  Nicholas Roerich (1915) - Wikimedia

Olga (o Helga, in norreno) di Kiev (890 - 969) fu una granduchessa della Rus' di Kiev di origine variaga (norrena). Di bell'aspetto ed intelligenza, conquistò in gioventù il principe Igor di Novgorod e Kiev, il quale la prese come moglie. Alla morte per assassinio del marito, nel 945, Olga si ritrovò a guidare le sorti della Rus' in quanto il figlio Svjatoslav aveva solo tre anni. La tribù slava dei Drevljani, responsabili della morte di Igor, volevano che Olga sposasse un loro candidato, il principe Mal, in modo da potersi insediare sul fragile trono di Kiev, cosa che la granduchessa non voleva in quanto intendeva conservare il potere per se e per il figlio una volta pronto a governare. Dopo aver fatto uccidere 20 drevljani, Olga fece sapere al principe Mal che avrebbe accettato la sua offerta a patto che i suoi uomini migliori l'avessero accompagnata al suo villaggio. Così Mal mandò ad Olga i suoi uomini più saggi, i quali vennero accolti con tutti gli onori in un grande salone. Appena entrati tutti, Olga fece sbarrare le porte della stanza e diede fuoco all'edificio uccidendo i drevljani più saggi. Olga poi, organizzò un esercito per sconfiggere i nemici della tribù rimasti, con uno stratagemma: si fece dare dai Drevljani assediati 3 piccioni per casa, gli attaccò dello zolfo che fece incendiare dai soldati e rimandò i piccioni ai loro nidi in modo che bruciassero le abitazioni dei nemici, uccidendoli tutti atrocemente come i loro nobili. Da questo momento, la popolazione dei Drevljani scomparve completamente dalle cronache russe.Nel 957 poi, a seguito di un viaggio a Costantinopoli, Olga chiese di essere battezzata e si convertì al cristianesimo prendendo il nome di Elena. Al suo ritorno a Kiev si impegnò molto a diffondere il cristianesimo come attestano questa parole nella "Cronaca degli anni passati": "a distruggere gli altari sui quali si facevano sacrifici al diavolo e a dedicarsi in opere caritatevoli verso la fascia più indigente del suo popolo".  I suoi tenativi non furono accolti con entusiasmo dai suoi sudditi, facendo rimanere Olga l'unica cristiana in una Rus' ancora pagana. Per questo, nonostante le atrocità, venne fatta santa.



Bibliografia:

Ettore Cinnella, Storia e leggenda della Rus' di Kiev, Della Porta Editori, 2024

Sito: Antonio Borrelli, Sant'Olga di Kiev, su Santi e beati, consultato il 15 Gennaio 2025.

Autore:

Marco Locatelli, laureando in Scienze Storiche presso Unimi

Data di pubblicazione:
2025-06-17