L'interdetto su Venezia
Una guerra editoriale

Papa Paolo V - Wikicommons
Già alla fine del XVI secolo la Repubblica di Venezia era oramai il lontano ricordo di quella potenza che si era contraddistinta nei secoli precedenti; circondata dalla dominazione spagnola in Italia, la Serenissima si trovava ad aver oramai diminuito la sua influenza sull'Europa. Nel 1606 le autorità veneziane arrestarono due preti con le accuse di molestie e stupri. Lo Stato Pontificio, in conflitto con Venezia, sosteneva che i due sacerdoti dovessero essere giudicati dalle autorità ecclesiastiche e non dalle autorità della Serenissima; ne venne fuori un conflitto che riprendeva ancora quell'eterno dibattito fra il potere temporale della Repubblica e il potere spirituale della chiesa. Il Consiglio dei Dieci, il maggior organo veneziano, si rifiutò di consegnare i due preti alle autorità ecclesiastiche e il Papa di allora, Paolo V, minacciò l'interdetto. L'interdetto consisteva in una sorta di scomunica collettiva che avrebbe riguardato l'intera Repubblica con la conseguente impossibilità di celebrare i sacramenti. Al rifiuto da parte di Venezia il Papa attuò quanto minacciato e ciò che ne venne fuori fu un anno caratterizzato dalla paura di un nuovo conflitto che avrebbe coinvolto le potenze vicine a Roma e quelle vicine a Venezia, dato che lo Stato Pontificio aveva l'appoggio dell'impero spagnolo mentre la Repubblica era in buoni rapporti con l'inghilterra. In questa eterna fase di stallo intervenne a sostegno di Venezia il teologo e polemista Paolo Sarpi, col compito di rispondere a tono alle ammonizioni scritte da parte dello Stato Pontificio. Il teologo fece risaltare l'ormai declino dello Stato Vaticano divenuto troppo impositivo sulla vita cristiana.
L'interdetto finì nel 1607 grazie alla mediazione da parte della Francia a cui furono affidati i due preti che successivamente vennero portati a Roma. La decisione dimostrata da Venezia di non volere sottostare alle regole della chiesa in questo episodio venne presa più volte come esempio, in ambito antireligioso, ai primordi dell'illuminismo.
Sito: J.A. Eberhard, Storia delle controversie tra Papa Paolo V e la Repubblica di Venezia, Fridericiana Editrice Universitaria, Napoli 2012, pp. 209-222 (consultato Sett. 2024)
Filippo De Vivo, Patrizi, informatori, berbieri. Politica e comunicazione a Venezia, Feltrinelli, Milano, 2012
2025-05-02