Il samurai africano

La curiosa storia di Yasuke, unico samurai nero

Yasuke con le vesti di samurai - Immagine generata con IA

Tutti conosciamo i samurai: guerrieri di elite del Giappone feudale, abili con la spada e dalla disciplina inflessibile. Diventare un samurai era un onore ed una fatica che pochi in Giappone riuscivano a portare a termine. C'è stata tuttavia una persona che riuscì ad ottenere questo prestigioso rango, pur non essendo originario del paese del Sol Levante. Si tratta di Yafuse (tradotto poi nel più giapponese Yasuke), un uomo di origine africana - probabilmente originario del Mozambico - nato al tempo della dominazione portoghese del continente. Giunse per la prima volta in terra nipponica nel 1579, come servo di un gesuita italiano; fu uno dei primi uomini di colore a mettere piede nella terra dei samurai. Uno di loro, tale Matsudara Ietada, lo descrisse come "nero come il carbone ed alto circa un metro e novanta". Queste sue caratteristiche non passarono inosservate nemmeno ad Oda Nobunaga uno dei signori più potenti del Giappone feudale che, impegnato nelle guerre civili per il controllo del terrirorio che sconvolgevano il paese, lo prese con sé e, impressionato dalle sue abilità fisiche e di guerriero, lo investì della carica di samurai, con il diritto di portare anche le due spade (una lunga e una corta) tipiche di tale carica (il daishō). Yasuke così ricevette una katana, dei vestiti, un'armatura e perfino una dimora. Diventando da semplice servo, una delle guardie personali di Nobunaga che nel frattempo aveva conquistato gran parte del Giappone. 

Le fortune di Yasuke però terminarono assieme a quelle del suo signore quando, nel 1582, Oda Nobunaga venne tradito da un suo generale, sconfitto e costretto al suicidio (il famoso seppuku o harakiri). Yasuke riuscì inizialmente a fuggire con il figlio del suo defunto Daimio, Oda Nobutada, ma venne poi catturato dai congiurati. Oda venne anche lui costretto al seppuku, mantre Yasuke, disprezzato per via delle sue origini, venne di nuovo consegnato ai gesuiti portoghesi. Da questo momento in poi di lui si perdono le tracce nella storia.



Autore:

Marco Locatelli, laureando in Scienze Storiche presso Unimi

Data di pubblicazione:
2025-04-24