Da soldato del Re a soldato della Nazione

Dalla guerra tra Re, a quella tra popoli

Artigliere del battaglione di Neuchatel, 1810 – Wikimedia commons

Nella società d’antico regime il soldato non combatteva solo per la paga, ma anche per l’onore, che era un principio chiave di tutte le monarchie assolutistiche europee. L’onore non era solo proprio degli ufficiali aristocratici, ma anche dei fanti; era un concetto legato a un senso di appartenenza ad un determinato reggimento, all’esercito del Re, al ruolo che si andava a ricoprire. Oltre all’onore e alla paga c’erano anche una serie di benefits quali l’esenzioni fiscali, i posti d’onore nelle liturgie religiose, onorificenze prestigiose e il diritto di portare la spada, pur non essendo nobili, perciò anche una questione di status. Questi principi furono la base degli eserciti professionisti europei per secoli e richiesero tempo per rafforzarsi, ma fu sufficiente un trentennio (1793-1815) per demolirli. Con la rivoluzione francese e le guerre rivoluzionarie, la Francia si trovò circondata da nemici per cui fu necessario approntare un grande esercito per far fronte alla crisi. I rivoluzionari, inizialmente, ebbero a propria disposizione una forza insufficiente, formata da pochi volontari provenienti principalmente dalla borghesia. La Francia introdusse, nel 1793, la “levée en mass” con la quale chiamarono alle armi tutti i cittadini. Con questo atto i soldati non combattevano più per un senso dell’onore, ma per la nazione. La coscrizione obbligatoria del 1793 fu essa stessa un atto rivoluzionario e Clausewitz osservò che la guerra “improvvisamente divenne un affare dei popoli”. Da quel momento in avanti cominceranno a prendere piede grandi eserciti di cittadini aventi diritti politici, sostituendo i piccoli eserciti professionisti legati fra loro per una questione di onore e fedeltà al sovrano.



Bibliografia:

Sito: Sconfienza Roberto, Fortificazione campale e ordini di battaglia-un esempio piemontese del 1743,Nuova Antologia Militare – Rivista Interdisciplinare Della Società Italiana di Storia Militare”, N.2, Fascicolo 7, academia.edu, giugno 2021 (consultato 2024)

Kevin Linch, Transnational Soldiers-Foreign Military Enlistment in the Modern Era, Editors Arielli Nir e Collins Bruce, Palgrave Macmillan, 1° edizione, 2013

Autore:

Gianluca Ravasi - Studente Magistrale - Ca' Foscari

Data di pubblicazione:
2025-02-22