L'angelo di Santa Sofia

La leggenda del singolare protettore della basilica costantinopolitana

Sezione longitudinale della Basilica di Santa Sofia in età bizantina - Wikimedia Commons

La Basilica di Santa Sofia, dedicata alla sapienza divina, venne eretta nei pressi del palazzo imperiale di Costantinopoli nel periodo compreso tra il 532 e il 537. Committente della struttura era l’imperatore Giustiniano I (527-65), che affidò il mastodontico progetto agli architetti e matematici Antemio di Tralle e Isidoro di Mileto. L’impressionante struttura della chiesa, che fu per i successivi mille anni l’edificio di culto cristiano più grande del mondo, venne realizzata attraverso l’utilizzo di complessi calcoli e tecniche che non trovarono eguali nell’Oriente bizantino dei secoli successivi.

Per questo motivo, gli abitanti di Costantinopoli dei secoli centrali del medioevo, un’epoca in cui non si costruivano più chiese delle dimensioni di Santa Sofia, non sapevano oramai più spiegarsi come fosse stato possibile erigere un edificio tanto straordinario. Per farlo, ricorrevano a leggende su presunti interventi e aiuti divini.

Uno di questi racconti narra che un giorno gli operai del cantiere della chiesa andarono a pranzo lasciando il figlio del capomastro a guardia degli attrezzi. Mentre il ragazzo aspettava, un angelo discese dal cielo e gli chiese perché i lavori si fossero fermati, ordinando poi al ragazzo di correre a richiamare gli operai al loro dovere poiché l’attività del cantiere della chiesa più grande del mondo non doveva assolutamente rallentare. Il ragazzo esitò, poiché aveva promesso al padre che avrebbe vigilato sugli attrezzi, ma l’angelo lo rassicurò dicendogli che vi avrebbe vegliato lui e che non si sarebbe allontanato fino al suo ritorno. Quando il capomastro e i suoi uomini ricevettero questo messaggio condussero il ragazzo al cospetto di Giustiniano, il quale proibì al ragazzo di fare ritorno presso la basilica. In quel mondo Santa Sofia poté contare su un angelo custode e sulla sua eterna veglia per tutto il resto dei lavori e dei secoli successivi.



Bibliografia:

Jonathan Harris, Constantinople: Capital of Byzantium, Bloomsbury Academic, London, 2017.

Autore:

Marco Gianese - studente magistrale di Storia, Università Ca' Foscari Venezia.

Data di pubblicazione:
2025-10-14