Da eroe a serial-killer
L'ex soldato francese che ispirò la storia di Barbablù

Gilles de Rais - Barbablu, imprigiona una sua giovane vittima - Immagine generata con IA
La fiaba di Barbablù - oscuro signore di un castello che, chiamato così appunto per il bizzarro colore della sua folta barba, imprigionava giovani fanciulle e le uccideva dopo averle sposate - è una delle fiabe più famose che quasi tutti noi (di sicuro i più anziani) hanno almeno una volta sentito raccontare dai genitori o da un giradischi d'epoca. Non così risaputo invece, è che il crudele Barbablù, prende ispirazione da un uomo realmente esistito: tale Gilles de Rais (1405 - 1440). Quello che sorprende inizialmente è che Gilles de Rais, fu per molto tempo considerato un eroe francese al pari di Giovanna D'Arco. De Rais combattè infatti nella Guerra dei 100 anni come generale dal 1427 al 1435, per essere nominato nel mentre, nel 1429, "maresciallo di Francia" (la più alta carica militare del regno). Oltre ad essere diventato un eroe sul campo di battaglia, Gilles nel 1432 ereditò anche una enorme fortuna di famiglia (soldi, terre, tenute,...) che lo portarono a ritirarsi dal servizio militare per condurre una dispendiosa vita da aristocratico con servi e tutto il resto. Nel 1436 si trovò ben presto abbandonato dalla moglie, pieno di debiti e allontanato dallo stesso re che prima lo aveva elogiato: Carlo VII. Fu in questo periodo che cominciò ad interessarsi - per cercare di ovviare alla sua condizione di povertà - all'occulto; arrivando poi nel 1440 a riprendersi con la forza un suo vecchio possedimento, violando la legge e facendo aprire su di sé un'indagine. Nel processo, otto testimoni, accusarono de Rais e alcuni servitori di essere i rapitori di alcuni bambini scomparsi in zona dei suoi possedimenti nell'ultimo periodo. Il giudice impose all'ex maresciallo di preparare una difesa contro le accuse di omicidio, rapimento ed eresia. Visto però il continuo atteggiamento violento di Gilles, venne messo sotto tortura dove confessò crimini violenti, portando le autorità a scoprire nella cantina del suo castello 140 corpi di bambini e uomini uccisi come sacrifici. Venne poi messo a morte per impiccagione. L'uccisione in serie di bambini in modus operandi simili (rituali eretici) fecero di Gilles de Rais un vero serial killer, ispirazione poi di Barbablù.
Ernesto Ferrero, Barbablú: Gilles de Rais e il tramonto del Medioevo, Einaudi, 2020
Georges Bataille, Il processo di Gilles de Rais, Guanda, Guanda, 2023
Franco Cardini, L'uomo dalla barba blu: Gilles de Rais e Giovanna D’Arco nel labirinto delle menzogne e delle verità, Giunti, 2020
2025-06-12