Il peso delle parole

Papa Benedetto XV “Nota ai capi dei popoli belligeranti” 1° agosto 1917

Papa Benedetto XV - immagine creata con intelligenza artificiale

«Inutile strage» è tra le espressioni più celebri, sinonimo di conflitto, locuzione usata da papa Benedetto XV in «Nota ai capi dei popoli belligeranti» del 1917.

Il papa intese stigmatizzare il conflitto e sollecitare i governanti a una soluzione diplomatica «..vogliamo ora discendere a proposte più concrete...Nel presentarle pertanto a Voi, che reggete in questa tragica ora le sorti dei popoli belligeranti, siamo animati dalla cara e soave speranza di vederle accettate e di giungere così quanto prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale, ogni giorno più, apparisce inutile strage..».

Diventando solo una strage inutile, cadeva la ragione che legittimava il ricorso alla guerra.

Il «Times» pubblicò la Nota riservata alle cancellerie, spostando la questione dal piano diplomatico riservato, a quello mediatico pubblico suscitando disparate reazioni, perlopiù ostili. I giornali dell’epoca parlarono di «bella nota idealistica» o di frasi «vaghe ed elastiche». Tuttavia, la maggioranza di essi, non accennarono a «inutile strage» ad eccezione del Corriere della Sera «frase dolorosa» e de Il Popolo d’Italia «manifestazione di propaganda banale e criminosa contro la guerra».

Le reazioni tra i comandanti militari furono negative. Cadorna impedì che la Nota circolasse, ritenendola «una pugnalata nella schiena dell’esercito».

Il tentativo di rallentare la diffusione dei giornali nelle retrovie fu reso vano dai ciclisti; i giornali andarono a ruba suscitando reazioni diverse tra i militari.

I comandi interpretarono il documento piegando il contenuto ai loro disegni, diffondendo ottimismo di pace prossima e «ultimo sforzo».

Cadorna testimoniò, alla Commissione d’inchiesta sulla disfatta di Caporetto, che il pontefice ebbe «un’influenza deprimente assai maggiore che non si potesse pensare» per via della sua autorità morale. I commissari furono di un’idea diversa. La frase «inutile strage» non costituiva una nuda esclamazione di condanna o di protesta ed era rivolta a tutti i governi, non ai soldati. La commissione assolse il papa da ogni responsabilità suscitando gioia tra i cattolici e imbarazzo tra quanti avevano criticato il Vaticano negli anni precedenti.



Autore:

Artemisia

Data di pubblicazione:
2025-04-07