Un italiano al servizio della Francia

Giuseppe Garibaldi paladino della libertà

Ritratto di Giuseppe Garibaldi - Wikicommons

Le imprese di Giuseppe Garibaldi (1807 -1882) nelle tre guerre di indipendenza italiane durante il Risorgimento sono note a tutti. "Qui si fa l'Italia o si muore." è la celebre frase pronunciata dal generale ed uomo politico italiano, entrata poi nella storia; così come la sua figura di condottiero tanto burbero e semplice, quanto nobile d'animo e valoroso sul campo di battaglia. Non tutti sanno che, oltre ovviamente ad essere stato soprannominato "l'eroe dei due mondi", per aver servito in Uruguay ed aver quasi combattuto nella guerra civile americana, Garibaldi accettò anche l'incarico di combattere per un altro popolo: quello francese. Amato come eroe nazionale, ma mai del tutto voluto dall'elite governativa della nuova repubblica italiana e messo così ai margini verso la fine della sua vita e carriera, Garibaldi non smise mai di rendersi disponibile a combattere, ovunque la sua spada potesse portare la libertà dei popoli oppressi da forme di governo autoritarie. 

Dopo la caduta del secondo impero francese di Napoleone III nella battaglia di Sedan del 1870 contro la Prussia, la neo-nata III Repubblica francese scelse di proseguire la guerra franco-prussiana e, vista la disastrosa situazione militare in cui versava, decise di riporre alcune delle sue speranze in un vecchio generale italiano ai margini ormai della vita politica del suo paese: Garibaldi. Anche se verso la settantina, ferito e senza più lo smalto di un tempo, la giubba rossa non ci pensò due volte ad accettare la chiamata alle armi di una Repubblica che lottava contro un Impero. Giunto con un gruppo di volontari italiani (tra i quali anche il figlio Domenico Garibaldi), Giuseppe Garibaldi si mise a capo di un contingente italo-francese che prese parte alla battaglia di Digione per il controllo della città. Occupata la città, lasciata libera inizialmente dai prussiani, Garibaldi ne organizzò efficacemente le difese, riuscendo a sconfiggere gli assedianti (fu l'unico comandante da parte francese che risucì a catturare una bandiera prussiana e a riportare una vittoria netta) e a riportare a casa i suoi uomini. V. Hugo stesso elegiò il suo eroismo.



Bibliografia:

Ugo Carcassi, Giuseppe Garibaldi: profilo di un rivoluzionario, Delfino Editore, 2016

Autore:

Marco Locatelli, laureando in Scienze Storiche presso Unimi, e specializzando in Storia Norrena.

Data di pubblicazione:
2025-11-03