Salvo D'Acquisto
Il vice brigadiere beato
Salvo D'Acquisto in una fotografia d'epoca - Wikicommons
«Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!» Cosi si esprimeva Salvo D'Acquisto (1920 - 1943), vice brigadiere dell'arma dei Carabinieri italiani. Recentemente il suo nome è tornato di attualità in quanto Papa Francesco ha proclamato l'intenzione di farlo beato. Tramite tale titolo la Chiesa Cattolica riconosce ad un defunto le sue virtù terrene e la sua fede in Dio, ponendolo in piena unione con il Signore nei cieli e dandogli la possibilità di intercedere, dal paradiso, presso i fedeli che direttamente lo pregano. Non si tratta di un Santo, ma comunque di una persona molto fedele che in vita si è saputa distinguere per le sue buone azioni in nome di Dio per i più deboli. In questo senso va inquadrata la vita (e la morte) del giovane Salvo D'Acquisto. Nato a Napoli il giovane Salvo dimostra fin dalla giovane età un carattere serio e riservato che faceva però contrasto ad una grande bontà e ad una forte fede in Dio. Ciò trovò conferma, ai suoi 18 anni, quando si arruolò come volontario, nel 1939 a inizio IIGM, nel corpo dell'arma dei carabinieri di Roma (dopo averne frequentato la scuola militare), per combattere in Africa nel 1941. Riuscì a raggiungere tramite gli studi il grado di vicebrigadiere nel 1942. Con l'inizio poi della campagna d'Italia nel 1943 e la guerra interna contro i tedeschi, un gruppo di paracadutisti di questi ultimi si era accampato in una vecchia caserma nei pressi di Roma. Nell'edificio delle vecchie bombe a mano esplosero uccidendo due dei tedeschi e ferendone altri. Il comandante tedesco chiese al reparto di Salvo di trovare i responsabili presunti, pena una rappresalia sui cittadini locali. Non credendo al vicebrigadiere che il fatto fosse stato un incidente; il giorno seguente iniziarono i rastrellamenti sulla popolazione. Preso assieme ad altre 22 persone per essere giustiziato Salvo D'Acquisto si assunse lui la responsabilità dell'esplosione, facendo rilasciare gli altri innocenti, salvando così loro la vita a discapito della sua in modo eroico. Tale eroismo, il sacrificare se stesso per gli altri, gli valsero poi la medaglia al valore e la giù citata beatificazione da parte del papa.
Giuseppe Rimbotti, Salvo D'Acquisto. Un carabiniere da non dimenticare, Milano, Edizioni Paoline, 1992.
19/11/2025