Il mercante inglese che scoprì la Russia
Il viaggio di Anthony Jenkinson
Un mercante inglese alla corte di Ivan IV - Immagine generata con IA
Nel XVI secolo, in piena età elisabettiana, l'Inghilterra stava cercando nuovi sbocchi commerciali oltre il bacino del Mediterraneo. In questo contesto emerse la figura del mercante Anthony Jenkinson, diplomatico e avventuriero al servizio della Muscovy Company, una compagnia commerciale inglese fondata con lo scopo di aprire commerci con la Russia e l'Oriente in generale. Jackson partì nel 1557 da Londra e dopo aver attraversato il Mar Bianco arrivò a Mosca, dove ebbe un colloquio con lo zar Ivan IV, detto il Terribile. Quest'ultimo, impressionato dalla figura di Jenkinson, gli diede il permesso di spingersi ancora più lontano andando verso il Volga e giungendo fino a Bukhara, una città nell'odierno Uzbekistan, che sarà il teatro di diversi eventi del Grande Gioco durante il XIX secolo. L'obiettivo di Jenkinson era quello di trovare rotte commerciali che potessero condurre in India aggirando i monopoli ottomano e portoghese sul commercio orientale. Naturalmente si trattò di un viaggio estremamente duro, segnato da condizioni climatiche estreme, conflitti locali e difficoltà di comunicazione linguistica, visto che molte delle popolazioni locali non parlavano inglese. Tuttavia, questo viaggio consentì a Jenkinson di raccogliere informazioni etnografiche estremamente affascinanti e che ebbero molto successo in madrepatria, rendendolo uno dei primi europei a fornire descrizioni attendibili dei popoli e dei costumi dell'Asia centrale. In ultima analisi, Jenkinson non riuscì completamente nel suo intento, dato che non riuscì ad aprire un passaggio diretto verso l'India. Tuttavia il suo viaggio gettò le basi per le relazioni diplomatiche fra il regno d'Inghilterra e la Russia, visto che il Mediterraneo era conteso fra Veneziani, Spagnoli e Ottomani. Nel '500 uomini come Jenkinson erano molto spesso persone dalla multipla identità: Jenkinson era all'occorrenza commerciante, spia, esploratore diplomatico e tante altre cose. Questo perché nel Cinquecento si stavano fondando le radici della globalizzazione moderna, attraverso le imprese di questi uomini coraggiosi - e un po' spericolati - che davano vita a intensi e vivaci scambi culturali coi popoli coi quali entravano in contatto.
Jerry Brotton, This Orient Isle: Elizabethan England and the Islamic World, Londra, Penguin, 2017.
Sito: R. Hakluyt (a cura di), The Principal Navigations, Voyages, Traffiques and Discoveries of the English Nation, 1598–1600 (edizione moderna in più volumi) (consultato Aprile 2025).
12/12/2025