I Turchi alle porte
La crisi militare bizantina dell’XI secolo e l’avanzata selgiuchide in Asia Minore
La battaglia di Manzikert - World History Encyclopedia
Alla morte dell’imperatore Basilio II (1025), gran parte dell’Anatolia orientale era tornata sotto il controllo di Costantinopoli. Relazioni amichevoli con Venezia e con la Rus’ unite al declino del califfato Abbaside e dell’impero carolingio, avevano permesso una politica estera aggressiva e la rinascita del potere bizantino. Tale rafforzamento fu però del tutto effimero, in quanto le numerose conquiste del Bulgaroctono misero l’impero in una condizione di overstretching determinando la sua incapacità di gestire i nuovi territori e finendo, sul lungo periodo, per indebolirlo.
È in questo contesto che i Turchi Selgiuchidi, originari dell’Asia Centrale, si presentarono alle porte dell’Anatolia nel 1045.
Il fenomeno delle incursioni nomadiche in Asia Minore aveva già preso avvio nel 1016 e si era intensificato tra il secondo e il terzo decennio dell’XI secolo. Molti nomadi fuggivano verso ovest di fronte all’avanzata dei Selgiuchidi provenienti da Oriente. Questi ultimi, come visto, giunsero nell’area solo negli anni Quaranta, ed è probabile che i loro primi scontri diretti con i Bizantini siano avvenuti alla fine di tale decennio nella regione della Caucasia.
L’avanzata selgiuchide culminò nel 1071, quando il sultano Alp Arslan sconfisse le truppe dell’imperatore Romano IV presso Manzikert (oggi Malazgirt, in Turchia). Fu una vittoria decisiva seguita dalla conquista turca dell’Anatolia, una regione fertile e centrale per Bisanzio dal punto di vista del prelievo fiscale. Inoltre, a Manzikert, l’impero romano d’Oriente dimostrò di non essere più in grado di difendere efficacemente territori troppo distanti dalla sua capitale.
In seguito ai fatti del 1071 i Selgiuchidi sconfissero nuovamente i Bizantini in Asia Minore (1072) e in seguito conquistarono Aleppo, Antiochia (1074) e Nicea (1075).
Un fattore che favorì l’espansione turca in Anatolia fu la dura politica assimilazionista attuata da Bisanzio al fine di favorire il proprio controllo dell’area, un elemento assente nella politica di governo selgiuchide.
Lorenzo Pubblici, Cumani. Migrazioni, strutture di potere e società nell’Eurasia dei nomadi (secoli X-XIII), Firenze, FUP, 2021.
23/12/2025