"El rey prudente"
Filippo II e l'amministrazione del regno spagnolo
Ritratto di Filippo II nei suoi classici abiti austeri - Wikimedia commons
"Nella Spagna del "Secolo d'oro" il regno di Filippo II fu caratterizzato dalla tendenza di questo monarca a controllare direttamente un'enorme quantità di decisioni. Conducendo quasi una vita monastica e lavorando ogni giorno per più di dieci ore nell'Escoriale, il re annotava personalmente migliaia di pratiche che gli pervenivano da ogni parte dei suoi immensi domini, un governo "della penna e dell'inchiostro" .
Cosi diceva lo storico Antonio Padoa dell'amministrazione del regno di Filippo II d'Asburgo (1527-1598), re di Spagna e di tutte le terre annesse alla sua corona (Americhe, Olanda, Italia,...). Figlio di Carlo I di Spagna, Filippo ricevette fin da ragazzo una educazione ispirata a tutta una serie di consigli che il padre gli aveva lasciato, per essere un buon sovrano. Tra questi c'era anche quello di spostarsi contiuamente lungo il regno in modo da conoscerlo e governarlo meglio, vista la sua vastità. Alla morte di Carlo I nel 1558 (il quale aveva comunque esercitato una certa influenza sul figlio nonostante fosse dal 1556 ritirato a vita privata), Filippo II fu finalmente libero di poter governare il regno come meglio credeva. Segui molti dei consigli del padre, tranne alcuni come quello di viaggiare per il regno.
Filippo II infatti odiava viaggiare (restò solo 2 anni in Olanda) e non si vedeva come un re guerriero, come il padre. Al contrario era un uomo molto austero, colto e riservato. Nel 1561 prese la decisione di trasferire la capitale da Toledo a Madrid, in quanto si trovava direttamente al centro della Spagna. In questo modo Filippo II poteva - dall'Escuriale, il suo palazzo metà reggia metà monstero, ultimato nel 1584 - governare essendo letterlamente al centro del suo impero, potendo ricevere in tempi più o meno uguali i dispacci da controllare. Il re infatti si fece costruire un uffico apposta nel suo palazzo dal quale revisionava ogni legge o decreto che veniva emanato nel paese. I suoi ministri dovevano sempre rispondere a lui e lui soltanto in ultima analisi poteva approvare o no un qualcosa con la sua firma. Passava ore chino sui fogli. Ciò diminuì la corruzione, ma aumentò la lentezza della burocrazia. Verrà chiamato il re prudente.
21/12/2025