ARTICOLO DEL GIORNO

21/11/2025

Un imprenditore gallese alle prese con l'alfabeto cirillico

La vicenda di John Hughes, fondatore della città di Donec'k

Veduta della città industriale ucraina di Donec’k nel 2013, prima del conflitto - Wikimedia Commons

Alla fine del XIX secolo l’impero russo procedeva spedito lungo la strada dell’industrializzazione. Larga parte di essa ebbe al tempo luogo nel bacino del fiume Donec’, nell’Ucraina orientale, un’area oggi tristemente nota a tutto il mondo col nome di Donbas (termine che, infatti, non è altro che la contrazione di Donec’kyj basejn, «Bacino del Donec’»), una terra con un potenziale industriale immenso, talmente fertile e ricca di risorse carbonifere sotterranee da essere ancora oggetto di contenziosi territoriali. La rapida comparsa di fabbriche, officine e miniere non suscitò un grande entusiasmo presso la prospera popolazione rurale locale ucraina, mentre al contrario attrasse numerosi immigrati di etnia russa provenienti dalle regioni centrali dell’impero, molto meno fertili e redditizie, i quali andarono a popolare le città sorte appositamente attorno agli enti industriali di cui prima, conferendo loro una connotazione linguistica russofona oggetto anch’essa, purtroppo, di conflitti a noi contemporanei.

Una di queste città, sorta nel 1870, fu chiamata Juzivka (in russo Juzovka), dal cognome dell’imprenditore che la fondò, John Hughes, in russo reso come Juz, con tale z pronunciata la s italiana in ‘cosa’. Egli, gallese, cercò fortuna nell’impero degli zar e vi fondò fonderie di ghisa, miniere di carbone e imprese di costruzione di linee ferroviarie. Attorno all’area in cui tutto ciò avvenne sorse Juzivka, oggi nota come Donec’k, quale residenza per gli operai locali.

Pur trascorrendo quasi vent’anni nell’odierno Donbas Hughes non imparò mai il russo; tuttavia, adottò un efficace stratagemma per apporre la propria firma sui documenti redatti nella lingua ufficiale dell’impero. Egli apprese che, per firmarsi, gli era sufficiente scrivere il numero «103» e unire le prime due cifre con un trattino orizzontale, andando così a formare la parola «ЮЗ», ossia nientemeno che il suo cognome, Hughes/Juz, scritto in caratteri cirillici.



Bibliografia:

Yaroslav Hrytsak (Jaroslav Hrycak), Storia dell’Ucraina. Dal medioevo a oggi, il Mulino, Bologna, 2023.

Andrew Wilson, The Ukrainians: Unexpected Nation, Yale University Press, New Haven-London, 2015.

Autore:

Marco Gianese - studente magistrale di Storia, Università Ca' Foscari Venezia.

Data di pubblicazione:
21/11/2025