L'Ancora di Speranza della Polonia
La Kotwica durante la Rivolta di Varsavia del 1944
Nel cuore della Varsavia occupata, nel 1942, una giovane studentessa disegnò un simbolo destinato a diventare leggenda. Due lettere: P e W, Polska Walcząca, Polonia combattente; unite nella forma di un’ancora: segno di resistenza, speranza e orgoglio.Quella giovane si chiamava Anna Smoleńska - Immagine generata con IA
1942, Varsavia soffre da ormai tre anni la brutale occupazione nazista della città, svastiche sventolano sui palazzi governativi e soldati tedeschi si aggirano per le strade, ma qualcosa si muove sotto la superficie di oppressione. Una giovane donna polacca disegna su un pezzo di carta un simbolo destinato a diventare il più potente simbolo della resistenza anti-fascista polacca. Il simbolo sembra quello di un ancora stilizzata attaccata alla P di Polonia ma il suo significato è più profondo, le lettere sono una P e una W ovvero Polska Walczaca - Polonia Combattente.
La ragazza si chiama Anna Smolenska ed è una studentessa di storia dell'arte presso l'Università di Varsavia, nonchè attivista della resistenza polacca che nel 1942 già operava clandestinamente in molte parti della Polonia. Anna aveva 22 anni quando il governo polacco in esilio indisse un concorso segreto per scegliere l'emblema del movimento di resistenza, la proposta del disegno di Anna vinse la competizione. Nel giro di pochi mesi la Kotwica iniziò ad apparire ovunque, sui muri, nei tunnel della metro e nelle scuole, un simbolo silenzioso che la Polonia non si era arresa agli occupanti. Durante la Rivolta del 1944 la Kutowica era onnipresente, veniva cucita assieme alla bandiera polacca sulle divise degli insorti dell'Arma Krajowa, veniva stampata su manifesti, portata al braccio da ragazzini e divenne il fulcro visivo ed ideologico di un intera generazione pronta a morire per resistere all'avanzata del Fascismo.
Purtroppo la sorte di Anna fu tragica, la ragazza venne identificata ed arrestata dalla Gestapo insieme a tutta la sua famiglia. Dopo aver subito torture venne deportata nel campo di concentramento di Auschwitz dove morì tragicamente nel marzo 1943. Non vide mai il suo simbolo sollevarsi orgogliosamente nei giorni della Rrivolta del 1944, la sua eredità superò di gran lunga la sua morte. Ancora oggi in Polonia la Kotwica è considerata un simbolo fondamentale della memoria storica del paese, della sua incredibile resilienza e della sua unità nazionale, un eredità che onora la memoria di Anna e del suo sacrificio.
Dopo la guerra il nuovo regime comunista cercò di cancellare la memoria storica della rivolta (condotta principalmente da nazionalisti), ma la Kotwica resistette fino a che non venne completamente ripristinata e affissa a numerosi palazzi del centro di Varsavia, dopo la caduta del regime comunista nel 1991. La Kotwica testimonia la potenza che i simboli possono giocare nella memoria storica, simboli che spesso si dimostrano più forti e resistenti di qualunque parola.
Sito: David Crowley. “Memory in Pieces: The Symbolism of the Ruin in Warsaw after 1944.” Journal of Modern European History / Zeitschrift Für Moderne Europäische Geschichte / Revue d’histoire Européenne Contemporaine 9, no. 3 (2011): 351–72.
Sito: Richard Lukas '' Russia, the Warsaw Uprising and the Cold War'', The Polish Review 20, no. 4 (1975): 13–25.
Toniatti Francesco
Master of Arts in International Relations - University of Leiden
Master of Arts in History and Oriental Studies - University of Bologna
Former History Teacher - International European School of Warsaw
11/12/2025