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MUSTAFA BARZANI

UN PARTIGIANO CURDO

Mustafa Barzani, comandante militare nel 1947 a Mahabad, Iran – Wikicommons

Nato in Iraq nel 1903, Barzani apparteneva alla minoranza curda concentrata in gran parte nel nord del Paese. A causa delle persecuzioni e dei tentativi di arabizzazione nei confronti dei curdi portati avanti dal governo sin dagli Anni Venti, egli scelse di rispondere guidando, assieme al fratello Shayk Ahmad, una rivolta armata a partire dal 1931; tuttavia, essi furono sconfitti ed esiliati a Sulaymaniyya, nel nord dell'Iraq. Quando la loro seconda insurrezione, attuata nel 1943, fu stroncata, essi dovettero fuggire nel nord dell'Iran, dove fondarono il PDK (Partito Democratico del Kurdistan, primo partito militante per il loro popolo), mentre nel 1946 dopo fu creata Repubblica curda di Mahabad con l'appoggio sovietico. Esso durò fino alla fine dello stesso anno, quando l'Armata Rossa lasciò campo libero alle truppe iraniane, che costrinsero alla fuga Barzani e i suoi guerriglieri (i peshmerga) prima in Iraq e in seguito nell'URSS. Nel 1958, a seguito della caduta della monarchia in Iraq, Barzani e i suoi poterono tornare in patria, ma le loro richieste furono eccessive per il nuovo governo, allora guidato dal Primo ministro Abd al-Karim Qasim, che decise di muovere di nuovo l'esercito; ma grazie alla loro guerriglia, Barzani e i peshmerga resistettero fino al 1970, quando si giunse ad una tregua (frattanto suo fratello era morto). Baghdad avviò poi nuove trattative per riconoscere un'autonomia ai curdi, arrivando a riconoscere la loro lingua come seconda lingua ufficiale del Paese; tuttavia, i negoziati fallirono e Barzani guidò un'altra insurrezione, stavolta sostenuto dagli USA e dall'Iran. Quest'ultimo, però, passò dalla parte dell'Iraq l'anno seguente dopo aver stretto un nuovo accordo; il governo di Baghdad poté così rafforzarsi, mentre Barzani dovette fuggire negli USA, dove morì di cancro nel 1979. Nonostante la sua morte, la sua eredità sopravvisse per anni e i peshmerga da lui guidati continuarono a dare del filo da torcere al governo dell'Iraq fino all'invasione americana di quest'ultimo nel 2003.  



Bibliografia:

David Korn, The Last Years of Mustafa Barzani  Middle East Forum, Giugno 1994

Yadgar Ismail, The exodus of Mustafa Barzani and his companions to the Soviet Union kept Kurdish freedom alive  Kurdistan, 24 Giugno 2021 

Treccani, Mustafa Barzani

Encyclopaedia Britannica, Mustafa al-Barzani 26 Febbraio 2024

Kerim Yildiz, The Kurds in Iraq: The Past, Present and Future Pluto Press, 2007

Autore:

Saluzzo Marco

Publication date: May 4, 2024
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